I TUBI IN ACCIAIO
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Il processo di fabbricazione del tubo di acciaio saldato è stato inventato negli anni venti del XIX secolo dagli inglesi James Russell e Cornelius Whitehouse durante il pieno sviluppo della prima Rivoluzione Industriale anglosassone. Da allora i tubi di acciaio continuano a mantenere la leadership per la costruzione degli impianti per il convogliamento dei fluidi ad uso civile ed industriale in virtù delle proprie caratteristiche chimico-fisiche che, in risposta a requisiti di prestazioni, sicurezza ed economicità, rimangono tuttora fra le migliori scelte progettuali. • produzione di tubazioni in barre da 3 mtl a 13,5 mtl ed oltre, che offrono ampia adattabilità sia in ambito urbano (dove spesso sono necessarie tubazioni “corte” per bypassare la presenza di sottoservizi e situazioni difficilmente prevedibili in fase di progetto) sia extra-urbano dove invece la possibilità di utilizzare barre da 13,5 mtl permette, lungo la condotta, di utilizzare minori giunti in opera e, non da ultimo, risparmi sui costi di trasporto; A confronto con gli altri principali materiali si può affermare che la scelta dell’acciaio alla fine rimane sempre quella vincente.
I tubi in acciaio rispetto a quelli realizzati in ghisa hanno un costo ed un peso metrico decisamente inferiori. I pezzi speciali in acciaio non sono penalizzati dagli elevati costi di quelli in ghisa ed oltre ad avere una reperibilità meno limitata e tempi di produzione più brevi (soprattutto per grandi diametri), non hanno di norma bisogno di sistemi di ancoraggio in blocchi di cemento, che limiterebbero sfavorevolmente sia il tempo che la modalità di posa oltre a determinare forti aggravi ai costi generali dell’opera. I tubi di acciaio rispetto a quelli realizzati in materiali polimerici (PEAD e PVC) non hanno i problemi legati al progressivo decadimento delle caratteristiche meccaniche che ne precluderebbe a priori il raggiungimento di orizzonti temporali elevati. L’acciaio, inoltre, risulta notoriamente molto meno sensibile alle variazioni termiche, delle quali si deve tenere correttamente conto in fase di stoccaggio e posa delle tubazioni. Da ultimo, l’acciaio non è sottoposto ad eventuali rilasci di sostanze polimeriche nel fluido trasportato, così come non è soggetto alla permeabilità a sostanze quali idrocarburi, pesticidi e solventi che dall’esterno possono trasferirsi all’interno delle tubazioni con conseguente rischio per la qualità e la salute nel caso di trasporto di acqua per il consumo umano. I tubi di acciaio rispetto a quelli realizzati in materiale cementizio hanno caratteristiche meccaniche ed idrauliche decisamente superiori: più alta resistenza meccanica e maggiore sensibilità ai carichi dinamici, rispetto e conservazione delle livellette di progetto dato che la lunghezza delle singole tubazioni sono sempre superiori ai 2-3 mtl, perfetta tenuta dei giunti e da ultimo anche l’impermeabilità ad elementi esterni che possono trasferirsi all’interno degli acquedotti. Inoltre l’assenza di fragilità dell’acciaio ne determina una superiore praticità per l’assenza di tempi morti necessari ad evitare rotture sia in fase di movimentazione che di posa. |